Oggi vogliamo parlarvi di un tema molto sentito e discusso: il “greenwashing”; neologismo che generalmente viene tradotto come ecologismo o ambientalismo di facciata, indicando la strategia di marketing e comunicazione utilizzata da certe imprese, per costruire un’immagine commerciale positiva della propria azienda, sotto il profilo dell’impatto ambientale, ma che di fatto è falsa e ingannevolmente perché vuole fare apparire “Green” prodotti o soluzioni che nulla hanno a che fare con la reale riduzione dell’impatto sull’ambiente.
Una pratica eticamente scorretta e dalla quale noi ci siamo sempre dissociati, convinti, da sempre, che la Società di oggi ha bisogno di un reale sforzo collettivo sul tema dell’inquinamento, fatto di azioni concrete e non solo di “azioni di facciata”.
Oggi, abbiamo calcolato quanta CO2 l’azienda SELEA è riuscita a risparmiare attraverso investimenti volti a ridurre il proprio impatto ambientale; nello specifico si rendono note queste attività:
- Abbiamo eliminato le bottiglie d’acqua di plastica, installando un depuratore e distribuendo internamente le borracce termiche;
- Siamo passati dai più economici e inquinanti imballi di polistirolo ai più costosi imballi di carta riciclata e riciclabile, anche se questo è significato ridurre i nostri margini di guadagno; vedi video
- anziché fabbricare prodotti la cui riparazione risulta svantaggiosa rispetto all’acquisto di un prodotto nuovo, abbiamo progettato i nostri dispositivi affinché possano essere totalmente riparabili e riutilizzabili (vedi post);
- da ultimo, ma non perché meno importante, a inizio Agosto abbiamo acquistato e installato un impianto fotovoltaico da 50 KW per produrre e sfruttare energia pulita.
In pratica, si è stimata una riduzione delle nostre emissioni di oltre 55 tonnellate di CO2 in meno ogni anno.
Sarà pur un piccolo contributo, ma ci sentiamo soddisfatti di averlo fatto e il nostro impegno è continuare in questa direzione per il bene comune.